Varnelli 150 anni e il gelato di marca

Dire Varnelli è come dire Marche, quelle più antiche, gustose e prelibate.
Quel distillato d’anice creato da Girolamo Varnelli nel 1868 è divenuto il vero segreto della cucina marchigiana per declinare con un gusto inconfondibile caffè, orzo, ciambellone, castagnole, fragole, granite e molto altro del cibo marchigiano doc.
Varnelli e i suoi amari sono sinonimo della sapienza di scegliere e utilizzare piante aromatiche e officinali, miele, frutta, legna secondo le migliori tradizioni della nostra terra e del saper fare erboristico. Un’azienda che ha tagliato il traguardo dei 150 anni di attività in un crescendo di successi ben oltre i confini italiani; una storia legata alla tradizione, alla ricchezza della regione e che non ha mai fatto compromessi con la mediocrità della globalizzazione. Un felice matrimonio tra conoscenza antica e moderna che ancora oggi si rivela vincente ed esemplare.

Nella serata del 25 maggio conosceremo questa azienda e i suoi protagonisti, la sua storia fatta di marchigianità, passione e creatività che negli ultimi anni si è arricchita di preziose collaborazioni come quella con l’Associazione Gelato Artigianale Festival.

Proprio il gelato, che sembra essere un alimento figlio della contemporaneità, è il protagonista di un libro voluto dall’azienda di Muccia scritto da Tommaso Lucchetti e Ugo Bellesi: Gelato di Marca. Breve storia del gelato marchigiano. Pochi, infatti sanno, che il gelato nella nostra terra ha origini molto antiche e ha sempre deliziato e refrigerato le generazioni che ne hanno conservato la ricetta.
Un percorso da conoscere, scoprire ed assaggiare durante questa serata all’IME – Istituto Marchigiano di Enogastronomia, dedicata ad una delle più conosciute eccellenze marchigiane.

Programma della serata:
– ore 17.30 inizio incontro (ingresso libero)
– ore 18.30 Degustazione dei prodotti Varnelli in abbinamento a ricette tipiche della tradizione marchigiana e vini Dop delle Marche
– ore 20.00 Cena con i prodotti tipici certificati Dop, Igp, Bio, Presidi Slow Food delle Marche
Costo degustazione 16 euro
Costo degustazione + cena 30 euro

Prenotazioni esclusivamente via mail all’indirizzo eventi@istitutomarchigianodienogastronomia.it o telefono e whatsapp 3488009477 entro Venerdì 24 Maggio.


Antiche ricette. Cultura, Tradizione, Salute dal territorio Marchigiano.

Il segreto della longevità marchigiana, ovvero ottantatré ricette per riscoprire la salute a tavola. Recuperando la saggezza e la fantasia della civiltà contadina – in antitesi alla standardizzazione imperante – gli autori hanno l’ambizione di infondere lo spirito comunitario e conviviale nelle persone, attraverso la buona cucina. Vengono proposte antiche ricette e ogni piatto ha una storia da raccontare.

Programma serata

– ore 17.30 inizio incontro (ingresso libero)
– ore 18.30 Degustazione a tema con ricette tipiche della tradizione marchigiana in abbinamento ai vini Dop delle Marche
– ore 20.00 Cena con piatti tradizionali marchigiani tratti dal libro “Antiche Ricette” dello chef Alessandro Pazzaglia

Menu degustazione

Frittata rognosa
Polpette di ortica
Pane mentuccia e aglio

Menu cena

Olive fritte all’ascolana
Li moccolotti de lo vatte
Coniglio in salmì
Cavoli stracinati

Costo degustazione 16,00 euro
Antiche ricette. Cultura, Tradizione, Salute dal territorio Marchigiano.Costo degustazione + cena 30,00 euro

Prenotazioni esclusivamente via mail all’indirizzo eventi@istitutomarchigianodienogastronomia.it
o telefono e whatsapp 3488009477 entro giovedì 14 febbraio

Alessandro Pazzaglia chef e presidente provinciale di Assocuochi, è ‘senatore a vita’ della Federazione italiana cuochi, alla quale aderiscono migliaia di chef italiani e di numerosi altri Paesi. Ha iniziato la sua attività da ragazzino e, senza mai smettere di studiare, ha girato il mondo con la sua cucina, ma il suo obiettivo rimane quello di valorizzare e far conoscere la sua regione attraverso il suo instancabile lavoro e amore per i cibi e le ricette della tradizione marchigiana rivisitate e interpretate, ma sempre fedeli alla primaria essenza di una terra ricca e generosa.

Massimiliano Petrelli, endocrinologo e nutrizionista, è dirigente medico presso l’Ospedale Regionale di Ancona e con Pazzaglia ha scritto Antiche ricette. Cultura, tradizione, salute dal territorio marchigiano apportando il suo contributo medico nell’analizzare l’antica sapienza della tradizione marchigiana nel creare piatti buoni e salutari.


Sillabario del tempo. Storie di paesaggi e di cibi.

“Siamo entrati, da bambini, nella civiltà della scrittura usando le parole della vita, emme come mela. Con le parole della letteratura, il Sillabario di Guglielmina Rogante ci riporta al senso profondo, al profumo della vita e della civiltà, della cucina e delle sensazioni dimenticate. Un dizionario delle fragranze e delle sinestesie che la letteratura e la memoria restituiscono ai cibi, una porzione di immaginario alimentare del nostro tempo”.

L’affascinante racconto della Rogante, dedicato alla sua terra marchigiana, non si tinge di rimpianto, ma di una fervida vivacità dettata dai profumi e dai sapori del cibo preparato nella cucina delle “vergare”, nel loro focolare ricco di storie e lavoro, dove hanno saputo custodire la tradizione delle ricette che sono divenute le eccellenze enogastronomiche delle Marche.

Ad introdurre questa raffinata scrittrice marchigiana sarà lo storico dell’alimentazione Tommaso Lucchetti che ha curato la prefazione del libro e ritornerà all’Ime per questo nuovo appuntamento con la storia del cibo marchigiano.

Programma serata

– ore 17.30 inizio incontro (ingresso libero)
– ore 18.30 Degustazione a tema con ricette tipiche della tradizione marchigiana in abbinamento ai vini Dop delle Marche
– ore 20.00 Cena con i prodotti tipici certificati Dop, Igp, Bio, Presidi Slow Food delle Marche e vini Dop delle Marche

Costo degustazione 16,00 euro
Costo degustazione + cena 30,00 euro

Prenotazioni
eventi@istitutomarchigianodienogastronomia.it
telefono e whatsapp 3488009477
entro giovedì 14 marzo

Guglielmina Rogante è nata a Grottazzolina nel 1950. Si è laureata in Lettere moderne presso l’Università Cattolica di Milano dove, fino al 2000, ha tenuto corsi di Letteratura Moderna e Contemporanea. Tutt’ora vi svolge attività di ricerca presso il Centro “Letteratura e Cultura dell’Italia Unita”. Ha pubblicato saggi su autori tra Otto e Novecento, in particolare su Ungaretti, Luzi, Sereni, Turoldo, Silone e in diversi interventi ha trattato il tema del rapporto cibo-letteratura.


Peccati di gola. Quando (non) mangiare è un vero… Peccato!

Come e quando è nato il peccato di gola? Perché alcuni cibi sono considerati più peccaminosi di altri? Lo scopriremo insieme al professor Federico Canaccini, medievista dell’Università Pontificia Salesiana, che ci spiegherà l’evoluzione dei preconcetti e dei pregiudizi alimentari che ancora oggi perdurano in un affascinante viaggio tra storia, religione e molte altre curiosità.

Si parlerà di gola come peccato capitale, da allontanare anche per il suo fortissimo legame con la lussuria e con i piaceri del corpo; del perché alcuni cibi sono stati definiti viziosi mentre altri sono divenuti sacri. Si proseguirà delineando i valori religiosi e quelli sociali che il cibo, e la sua attenta preparazione, hanno acquisito durante il Medioevo, tra i rigidi assiomi del cristianesimo e l’introduzione di modelli alimentari provenienti dalle altre culture, ma che ancora oggi sopravvivono quotidianamente e inconsapevolmente nella nostra società.

Programma serata

– ore 17.30 inizio incontro (ingresso libero)
– ore 18.30 Degustazione a tema con piatti medievali realizzati secondo le ricette dell’epoca in abbinamento ai vini Dop delle Marche
– ore 20.00 Cena con i prodotti tipici certificati Dop, Igp, Bio, Presidi Slow Food delle Marche e vini Dop delle Marche

Costo degustazione 16,00 euro
Costo degustazione + cena 30,00 euro

Prenotazioni esclusivamente via mail all’indirizzo eventi@istitutomarchigianodienogastronomia.it
o telefono e whatsapp 3488009477 entro giovedì 21 febbraio

 

Federico Canaccini
Federico Canaccini è un medievista, si occupa da anni di storia comunale italiana, con una particolare attenzione al conflitto tra le fazioni dei guelfi e dei ghibellini. Ha insegnato Storia della guerra nel Medioevo alla Catholic University of America di Washington, Paleografia latina alla LUMSA di Roma e attualmente insegna filosofia medievale all’Università pontificia salesiana per la quale sta lavorando all’edizione critica di alcuni manoscritti. In qualità di ricercatore all’Università di Princeton ha intrapreso un lavoro di edizione critica di questioni quodlibetali inedite. Tra le sue pubblicazioni, “Ghibellini e ghibellinismo in Toscana da Montaperti a Campaldino” (2007), “Matteo d’Acquasparta tra Dante e Bonifacio VIII” (2008), “Al cuore del primo Giubileo” (2016), “1268 La battaglia di Tagliacozzo”(2019). Da anni è assiduo collaboratore della rivista “Medioevo”.


Giacomo Leopardi – Il Poeta e la sua mensa

“Il poeta e la sua mensa – Memorie e sapori nella vita e nell’opera di Giacomo Leopardi”. Serata dedicata a Leopardi quella in programma all’IME per sabato 16 febbraio. In questa occasione, grazie alla partecipazione di Tommaso Lucchetti, storico dell’alimentazione e della cultura conviviale e docente all’Università di Parma di “Immagine del cibo nella cultura contemporanea”, andremo a scoprire un lato meno conosciuto del poeta di Recanati. “Io mangio poco e non bevo vino”, scriveva Leopardi nel 1822 a Giuseppe Melchiorri. Eppure il poeta era goloso, se pure poco incline ai piaceri della conversazione a tavola. Sensista e materialista, nonostante l’immagine appiccicatagli nei nostri studi scolastici, aveva una capacità innata per i profumi e i sapori della cucina, specie per i dolci, e seppe cogliere tra i primi alcune tipicità della Marca, facendosene promotore nel mondo intellettuale italiano. Ma la cucina, e la sua arte di mescolare registri e contrappunti di sapori, aveva un rapporto ben più profondo con la sua poesia.

Programma

– Convegno ore 17.30
– Degustazione a tema con ricette Leopardiane in abbinamento ai vini Dop
– Cena con i prodotti tipici certificati Dop, Igp, Bio, Presidi Slow Food delle Marche

Costo degustazione 16 euro /
Costo degustazione + cena 30 euro

Prenotazioni esclusivamente via mail all’indirizzo eventi@istitutomarchigianodienogastronomia.it o tel 3488009477.

Tommaso Lucchetti
E’ docente presso l’Università di Parma e collabora da quindici anni con le reti museali per la valorizzazione di tracce e reperti della tradizione alimentare. Ha pubblicato una ventina di monografie sulla storia della cultura gastronomica e l’arte conviviale nelle Marche, curando anche la trascrizione critica di saggi e ricettari dei secoli scorsi ancora inediti. Nel 2010 con Ugo Bellesi ed Ettore Franca ha pubblicato il volume Storia dell’alimentazione, della cultura gastronomica e dell’arte conviviale nelle Marche, vincitore del “premio Orio Vergani” dell’Accademia Italiana della Cucina, il premio ANCI 2013 come miglior testo per la valorizzazione del patrimonio enogastronomico, due Gourmand World Cookbook Award a Parigi nel 2011 (miglior libro italiano e secondo al mondo in categoria “History”).